Il 25 aprile 1945 non è la data della fine della guerra. Il 25 aprile 1945 l’Italia continuò a trovarsi in guerra ancora per qualche giorno, ma si verificò un fatto cruciale che cambiò i destini di molti e diede a quella data un altissimo valore simbolico: iniziò la ritirata dei soldati nazisti e dei fascisti della Repubblica di Salò da Milano e Torino.

Quell’evento fu causato sostanzialmente da tre fattori: le truppe alleate sfondarono la Linea Gotica (320 chilometri di campi minati, reticolati, fossati anticarro, trincee, ricoveri, bunker per l’artiglieria e per le mitragliatrici, nell’Appennino emiliano), la popolazione italiana si ribellò ai nazi-fascisti, i partigiani misero in atto un piano organizzato per riprendere il controllo dei capoluoghi.

La Resistenza

Gli storici indicano l’8 settembre 1943 come data della nascita della Resistenza. Cioè, quando il governo Badoglio – avendo già sciolto il Partito Fascista il 27 luglio 1943 – firma l’armistizio con gli Alleati, causando così l’occupazione nazista dei territori italiani. Dentro questo quadro confuso e caotico, alcune delle forze politiche antifasciste si organizzarono per combattere insieme i nazisti e i fascisti della Repubblica di Salò. La Resistenza aveva al suo interno comunisti, socialisti, democristiani, liberali, azionisti, anarchici, repubblicani, liberali e perfino monarchici.

Man mano che la lotta di liberazione diventava più dura e aspra, la resistenza affrontò meglio la situazione organizzandosi in divisioni e brigate armate: nacquero i GAP e le SAP; i Gruppi d’Azione Patriottica agivano nelle città, le Squadre d’Azione Patriottica nelle campagne e entrambe compivano sabotaggi difendendo la popolazione dalle rappresaglie nazi-fasciste.

L’azione unitaria delle varie sigle partigiane indebolirono le forze nazi-fasciste minando principalmente il morale, rendendo inoffensive le loro retrovie, dando così la possibilità agli Alleati di avanzare da sud. Molte città furono liberate prima dell’arrivo degli Alleati: Genova, Bologna, Torino e Milano furono tra queste, e di fatto il capoluogo lombardo rese speciale il 25 Aprile di 75 anni fa.

25 Aprile, Milano liberata

Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (Clnai), guidato da Luigi Longo, Sandro Pertini e Leo Valiani, era attivo sin da marzo del ’45. Sono loro, il 24 aprile, a decidere l’insurrezione cittadina dell’indomani. Il primo passo fu proclamare lo sciopero generale del 25 aprile.

La voce è di Sandro Pertini, futuro Presidente della Repubblica:

Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.

Lo sciopero era stato proclamato per due motivi: il primo, per fare in modo che gli operai in sciopero impedissero che le fabbriche venissero distrutte dai nazifascisti; il secondo, per dare il tempo ai partigiani che avevano combattuto sulle montagne di unirsi ai reparti in città.

Milano ricopriva un ruolo altamente simbolico per la Resistenza, perché dal 18 aprile Mussolini era ospite della prefettura e da lì tentava di riorganizzare i suoi. Lo scopo del Duce era di trattare un accordo più favorevole di una resa incondizionata.

Sotto l’aspetto puramente militare, la situazione degenerò rapidamente e nel pomeriggio, l’allora Arcivescovo di Milano, organizzò un incontro fra Mussolini e una delegazione del Clni allo scopo di evitare ulteriori spargimenti di sangue. La mediazione fallì e in serata, durante l’insurrezione generale, Mussolini lasciò Milano per Como.

Dal 25 al 28 aprile Milano divenne la capitale della Resistenza, i partigiani – che nel frattempo erano arrivati da ogni parte d’Italia – sconfissero gli ultimi avamposti nazi-fascisti. Il 28 Aprile 1945 venne celebrata la liberazione della città.

Gli Alleati

Capita di leggere che la liberazione italiana dal fascismo fu per merito degli Alleati anglo-americani. In parte è vero, erano in Italia e diretti al nord quando fu proclamato lo sciopero generale a Milano. Ma è a Milano che avvenne la rivolta decisiva contro i nazi-fascisti; è a Milano che Mussolini fu catturato e poi giustiziato il 29 aprile in Piazzale Loreto.

Gli Alleati arrivarono a Milano il 1 maggio 1945.

Festa della Liberazione

La data effettiva della fine della guerra in Italia, fu il 3 maggio con la resa definitiva delle forze nazi-fasciste all’esercito alleato, pochi giorni dopo la cosiddetta “resa di Caserta” firmata il 29 aprile 1945. La firma segna la fine di vent’anni di dittatura fascista.

La data del 25 Aprile come “Festa della Liberazione” fu presa il 22 aprile del 1946, dal governo italiano provvisorio guidato da Alcide De Gasperi. La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948.