Il Washington Post ha fatto l’ennesimo scoop bello grosso e importante: ha trovato dei documenti – probabilmente trafugati – che dimostrano che Huawei avrebbe costruito la rete wi-fi della Corea del Nord. Ma il regime di Kim Jong-un è sotto sanzioni. Per cui, se negli apparecchi wireless installati da Huawei in Corea ci fosse della tecnologia americana, il fatto sarebbe molto ma molto grave.

Nel frattempo, però, le compagnie tecnologiche americane vogliono che Trump sia più morbido con Huawei, mentre il Congresso statunitense vuole che Trump sia più duro con Huawei. Su ragazzi, decidetevi e facciamola finita!

E a proposito di tecnologia (e soldi), Apple ha speso un miliardino di dollari per comprare i chip per i modem da Intel, che gli serviranno per fare gli iPhone 5G. Non contento, Tim Cook ha deciso che farà costruire i suoi Mac Pro in Cina (prima li produceva in America), chiedendo a Trump di non far scattare i dazi contro di loro. Ovviamente Trump ha detto subito sì. Evidentemente l’altra volta si era trovato bene.

E infine (ancora) soldi: la multa da 5 miliardi di dollari (CINQUE-MILIARDI-DI-DOLLARI) della FTC contro Facebook è stata considerata dai mercati così insulsa e poco incisiva, che il titolo del social network è salito del 2 per cento il giorno dell’annuncio. Questo significa che, davanti a una multa da 5 miliardi, il valore di Facebook è aumentato di 10 miliardi di dollari (DIECI-MILIARDI-DI-DOLLARI). Che bello il libero mercato…