Se l’agente di Mauro Icardi fosse stato un uomo, e non sua moglie, sarebbe stato trattato allo stesso modo?

Il modo in cui viene considerata e poi trattata oggi Wanda Nara dalla Gazzetta, è sessismo puro stile diciannovesimo secolo. Purtroppo però è la perfetta trasfigurazione del nostro paese: sciatto, arretrato, radicato a princìpi appartenuti ai secoli scorsi in cui la donna era vista come oggetto sessuale per l’appagamento del maschio alpha. E il calcio, anche se del XXI secolo, ne è una diretta conseguenza.

Tralasciando la questione rinnovo di cui Wanda Nara non ha sicuramente dato il meglio di sé, la Gazzetta dello Sport – il principale quotidiano sportivo italiano – ha dedicato un’intera pagina alla moglie, nonché agente, di Mauro Icardi, l’attaccante dell’Inter di cui in questi giorni si fa un gran parlare negli ambienti calcistici per il suo continuo tentennare sul prolungamento del contratto.

Donna e manager

La Gazzetta pubblica due intere pagine su Nara mettendo in mostra due foto, di cui una con lei mezza nuda. È vero, Nara non è solo un agente sportivo ma è anche una showgirl. Ma in che contesto potrebbe collocarsi questa foto in un articolo di ben due pagine sulla Nara manager? La foto, ovviamente, diventa rilevante per sminuire il ruolo della donna come agente di uno degli attaccanti più forti della Serie A. Che poi, a che titolo la Gazzetta reputa non idonea una showgirl per fare il manager sportivo?

Tra Raiola e una Bond Girl

Il titolo, infine, è drammatico: “Tra Raiola e una Bond Girl”. Sottotitolo: “Pochi vestiti, tanti social”.

Bond Girl, ossia l’immagine del piacere sessuale maschile. La Gazzetta sottintende che Nara, con le foto con “pochi vestiti” e col mestiere di showgirl, ne tragga un vantaggio personale. Ma davvero pensano che stare sempre sotto i riflettori è sinonimo di puttanaggine? Fosse stata un uomo, avrebbero scritto le stesse cose? Me lo chiedo perché CR7 sta in mutande pure lui sui social e non mi pare che piovano critiche

Si può criticare Wanda Nara per alcune sue dichiarazioni giusto per forzare un po’ la mano all’Inter sul rinnovo di Icardi. Ma è il gioco delle parti: se pretendiamo moderazione da Nara, dobbiamo pretendere lo stesso anche dagli agenti uomini (uno su tutti: Mino Raiola, il potentissimo procuratore che l’anno scorso stava per far scoppiare il caso del diciottenne Donnarumma col Milan) e, soprattutto, dagli agenti-papà dei calciatori.

Molto probabilmente la Gazzetta sta cercando lo scoop sulla coppia Icardi-Nara, dato che il gossip sul ménage à trois Lopez-Nara-Icardi ormai è vecchio di cinque anni. Ma per fortuna all’Inter è arrivato uno serio come Marotta. Alla cultura retrograda italiana, purtroppo, non è ancora arrivato nessuno.