Falsa equivalenza

La società attuale fa enormi pressioni sulla stampa, soprattutto su quella che si occupa di politica, perché agisca in direzione opposta, ovvero - per dirla con un arguto editorialista - la spinge verso la “abnormalizzazione” di qualsiasi politico, compresi i più abili e onesti, spesso per questioni di scarsa importanza. Gli esperti la chiamano “falsa equivalenza”

Di Maio, uno di noi

Ieri abbiamo saputo dalle Iene che il padre di Luigi Di Maio pagava in nero i suoi dipendenti per risparmiare tasse e contributi e chiedeva ai dipendenti che si facevano male di non denunciare l'incidente all'Inail per non passare guai. Vero o falso che sia, non è giusto che la colpa dei padri ricada sui figli

Di |2018-11-26T18:46:24+01:0026 Novembre 2018|Categorie: Politically (in)correct|Tag: , , , , |0 Commenti

Abbiamo perso tutto

Per Salvini è una pacchia, è il martire designato dell'italianità repressa e la vicenda della Diciotti è diventato il gioco degli scacchi tra figuranti: si torna a minacciare l'UE per continuare a ricevere pesci in faccia, ma è una partita in cui Salvini, Di Maio, Toninelli e Conte non hanno nulla da perdere. Noi cittadini invece stiamo perdendo tutto

Di |2018-11-22T09:31:18+01:0026 Agosto 2018|Categorie: Politically (in)correct|Tag: , , , , , |0 Commenti

La Fenice del cambiamento

Dopo i fallimenti del privato, tra le macerie del ponte Morandi si aggira il fantasma della nazionalizzazione. Sul ruolo del pubblico è assolutamente legittima una riflessione, a patto che sia tutto chiaro nella mente dei nostri governanti, cosa che al momento non lo è affatto: cosa vuol fare il governo con le concessioni di Autostrade nessuno lo sa

I programmi elettorali e le liste dei candidati per le elezioni del 4 marzo

Cosa promettono di fare il Partito Democratico di Renzi, Liberi e Uguali di Pietro Grasso, il centrodestra di Berlusconi e Salvini, il Movimento 5 Stelle di Di Maio nei loro programmi elettorali. Ovviamente queste promesse prendetele con le pinze: solo una parte di queste “intenzioni” verranno soddisfatte, il resto cadrà nel dimenticatoio della politica

Un’altra campagna elettorale

Una campagna elettorale che funziona non può che partire dai temi principali del paese. Non dai temi del candidato, sia chiaro; e nemmeno dalle proposte o dalle promesse dello schieramento politico. Deve partire dai fabbisogni del Paese - declinandoli sia in positivo che in negativo - risolvendoli.

Una forza tranquilla

La politica di questi tempi possiamo definirla come l'abominevole uomo dei social: si esaspera il proprio profilo, la propria immagine pubblica, la propria esperienza istituzionale; si dopano i programmi e la propaganda; si radicalizzano le differenze e ci si scontra nei confronti senza cercare la via del dibattito civile. In campagna elettorale tutto questo ormai è normale, quasi fisiologico potremmo dire. Ma stavolta il campo dell'esame ha assunto tratti quasi irreali per la ricerca assoluta del colpo ad effetto che metta definitivamente ko l'avversario

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