Volevo scrivere di Tor Sapienza ma non sapevo da dove iniziare questo post. Poi, leggendolo sui giornali, mi è venuto in mente un nome: Giovanni Lombardi Stronati, professione avvocato. Un nome come tanti, un bel nome oserei dire, che starebbe bene in una commedia dell’arte ai tempi di Edoardo. Chi è Lombardi Stronati? Boh, non lo so. So solo che era il patron del Siena calcio e qualche giorno fa la procura di Roma gli ha emesso un sequestro preventivo su un patrimonio di 103 milioni di euro. La solita collezione di case, barche, auto di lusso e conti correnti messi insieme, dice la procura, nel solito modo: evasione fiscale.

Ecco, io se fossi il sindaco Marino prenderei la mia Panda rossa, o la mia bicicletta, e andrei dal comitato di quartiere di Tor Sapienza a parlare con quelli che son riusciti a far chiudere il centro di accoglienza. Gli farei vedere una foto di quelli che – come direbbe Fassbinder – chiamano tutti Alì, e la foto di una barca di Lombardi Stronati. Proverei a spiegargli che una volta levati dai piedi i negri o gli zingari, il suo quartiere rimarrebbe, e rimarrà, un cesso finchè i Lombardi Stronati non pagheranno quello che è giusto. Gli chiederei, a loro, a quelli con la bava alla bocca appena vedono un “negro di merda”, di non rinunciare al loro odio di classe. Di indirizzarlo solo dalla parte giusta. E di aiutarmi. Poi, finito di aiutarmi, eventualmente, ordinerei la carica della polizia. Ma io, per fortuna, non faccio il sindaco e scrivo solo cazzate.